Capogruppo FdI Consiglio Comunale Cesena

In questi giorni approda in commissione una modifica al regolamento di concessione degli immobili pubblici. In sostanza, quando una amministrazione non sa che farsene di un immobile (che magari è anche fatiscente), lo affida ad un privato o ad una associazione, affinché lo ristrutturi e lo utilizzi per un certo periodo di tempo secondo determinate finalità. Trattasi quindi di una vera e propria azione di sussidiarietà veramente meritevole. Attenzione però ai potenziali rischi. Il caso del Foro Annonario è sotto gli occhi di tutti; un luogo simbolo dei cesenati affidato a privati che ne hanno poi nel tempo modificato la funzione creando il “non luogo”, per eccellenza di Cesena. Nel 2024, fra l’altro, ricorre il decennale dall’inaugurazione.  Molti si chiedono: ma in che anno il Foro Annonario ritornerà in gestione al Comune? Non tutti lo sanno, ma questa data è fissata, udite udite, al 2057! Insomma, una concessione che durerà 45 anni. Si è arrivati a questo numero di anni (incredibile!) grazie a successivi accomodamenti con la società di gestione che ha chiesto e ottenuto proroghe. Il regolamento attuale prevede che una concessione ad un privato non possa andare oltre i 30 anni. Pare un limite congruo, ben traguardato rispetto ai tempi di finanziamento bancari anche di lungo periodo che notoriamente non superano i 30 anni ma anche ben raccordato ai coefficienti di contabilità che trovano nei 30 anni il periodo di ammortamento di investimenti. L’attuale Giunta vuole invece concedere un periodo superiore ai 30 e propone una modifica dove addirittura questo termine risulta indeterminato. Un grave grosso rischio (pensando al buco nell’acqua che è stato il Foro annonario). Si ritiene, invece, che dei termini debbano essere comunque fissati e che “ad libitum” non si debba fare mai nulla soprattutto quando parliamo di beni immobili demaniali o patrimoniali indisponibili. Ci attendiamo quindi una revisione della modifica che se recepita potrebbe creare altri casi di malagestione della cosa pubblica come quella del Foro Annonario.