La gestione dei fiumi è in capo alla Regione. La gestione dell’urbanistica è in capo ai Comuni su indicazioni della Regione. La Regione governa da 50 anni e così in molti comuni. Non è difficile trovare i responsabili di questa immane “tragedia” nella quale ci troviamo. C’è da vergognarsi: con i soldi e la ricchezza che produciamo ci meritiamo un territorio migliore e che almeno sia sicuro. Invece dobbiamo assistere a cumuli di rami e alberi che si ammassano sotto i nostri ponti, così come dobbiamo registrare continue rotture di argini dei fiumi. Il problema è che negli ultimi 30 anni non solo il governo dei sistemi fluviali è stato approssimativo ma lo stesso PD ha praticato una politica ideologica trasformando i fiumi da corridoi idraulici in corridoi ecosistemici buoni per far nidificare il martin pescatore o far proliferare le nutrie invece che per portare via l’acqua. Ora tutti i nodi vengono al pettine e andiamo sott’acqua ogni volta. Ad ogni stagione purtroppo dobbiamo subire gli effetti di piogge che per l’incuria gestionale diventano alluvioni. Nascondersi dietro i cambiamenti climatici o altro è la prima forma di speculazione nel tentativo di non assumersi le proprie responsabilità.