Immaginifico e depensante. Questa sua contraddizione, espressa con quella gestualità ripetuta nella ricomposizione millimetrica del Ray-Ban scosceso, è un po’ la caricatura di questa personalità della bassa. Zigomo forte e sguardo dritto e aperto nel futuro, direbbero due suoi quasi conterranei, ma è solo il frutto della “Valley della finzione”.
Nella realtà ci troviamo di fronte ad un fulgido esempio di vacuità politica. Nessun indirizzo chiaro della nostra Regione negli ultimi 10 anni. È riuscito solo a parassitare le imprese delle nostre imprese mutuando l’esempio di Cavour nella guerra di Crimea.
Un Governo regionale improntato essenzialmente sulla ricerca reputazionale. Così potremmo definire il suo mandato!
Lo abbiamo visto infatti in quest’ultimi anni accanto ad albe e tramonti, a rocche e a castelli, ad opere d’arte (prodotte ovviamente da altri), fra salumi insaccati e già affettati, fra formaggi molli e a pasta dura e tutto ciò nel mero tentativo di comunicare il nulla in modo induttivo e per parallelismi.
Per carità: male non fare, solo che le altre regioni, quelle del nostro stesso rango di volontà, ci hanno sorpassato e la Valley sta diventando una “Valley di lacrime”.
Chi si candida al suo posto pare lo segua e ciò, sarebbe un disastro!
